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Numero di uscita: 42 | mercoledì 9 gennaio 2013

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 Recensione

"Quasi agganciato"

Almost Hooked - Andy an’d Fishermen

a cura di Lorena Ramonda

Tra folk, rock e una punta di reggaeton ecco esaltato il divertimento di far musica sfogando in note racconti di storie di tutti i giorni.
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AGO 6 2007

Non sono solita fare recensioni perché chi sono io per decretare un giudizio su un prodotto musicale vissuto e sentito dai suoi autori tanto da giudicarne il successo o meno dei vari brani contenuti essendo questa una cosa del tutto soggettiva?
Ma tant'è. Mi è stato inviato il demo, ma sarebbe più corretto dire mini album, degli Andy An'd Fishermen con la richiesta di scriverci due righe sopra e così proverò a fare.

Uscito con due versioni diverse di copertine (gialla e blu), Almost Hooked è ufficialmente il primo disco rilasciato della band semi cuneese e semi irlandese. E quel qualcosa di diverso, di oltre manica, si sente già dai primi versi cantati da Andy, inutile dire, di un perfetto inglese e di una voce calda e modulata. Grintosa la band che lo accompagna, energia, la loro, percepibile anche nei pezzi più lenti come "Soul and Spirit", piccola perla del disco, con note di chitarre e flauto nell'introduzione, malinconica (attenzione agli accordi di chitarra di fondo del ritornello) e positiva nel contempo, fino all'ultimo pezzo, la spensierata "Let It All" in cui sfocia tutta la carica della band, spesso usata anche come cavallo di battaglia nei concerti, tanto da scatenare il pubblico in balli folcloristici.

Per chi conosce già la band, "Let It All", insieme con "Clockwork City", fanno parte del loro repertorio già da un pezzo, ma in quest'insieme s'inserisce un interessante brano, "Slow", con ritmi quasi reggae che si differenzia un po' dal resto del disco e la voce di Andy che si amalgama perfettamente in quest'atmosfera jamaicana.

Se dovessi scegliere i brani migliori probabilmente tralascerei "Let It All" perché è quella che fra tutte si ricorda più facilmente con il suo motivetto insidioso del ritornello che entra in testa con prepotenza, ma è anche quella che fra tutte è meno incisiva. È fastidioso saper canticchiare questa e non le altre come "Slow" che è molto bella oppure "On My Way" e "Soul and Spirit".

Ma, dopotutto, se lo dicono loro, posso dirlo anch'io: "Forgive me baby, forgive me please, u got me beggin' down on my knees"


Da ascoltare: Soul And Spirit, On My Way, Slow
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