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A Pugni Chiusi
Titor - Rock Is Back
a cura di Maurizio GriglioI Titor, torinesi, ci spiattellano in faccia il loro full lenght di debutto, alt rock ispirato ai primi anni ‘90, ma anche AC/DC, Black Sabbath, Motorhead. Una mescita interessante.
Questo disco non lascia spazio a giri di parole, va dritto all’orecchio dell’ascoltatore, prendendolo a pugni in faccia. Stop.
"Dal 2036", brano di apertura, si capisce subito l’anima dei musicisti, duri e senza peli sulla lingua, una bella apertura, riffs granitici, il cantato esasperato hit your face. Brano efficace nella sua semplicità compositiva.
Seguono "Titor is Dead" e "Calvario", nei quali i tempi si dimezzano, le chitarre la fanno sempre da padrone, complici anche gli ottimi suoni e scelte compositive intelligenti. "Duel" è sicuramente la traccia che richiama maggiormente ai Fugatzi (a mio avviso grande influenza dei nostri torinesi), la linea vocale, serrata, si incastra ottimamente con il riffing lento e dilatato. Un’ottima song davvero.
"Generazioni" brano di estrazione punk ‘n roll, efficace e graffiante. Segue una bella cover di Ivan Graziani, “Motocross”, riadattata a modo nei canoni del genere.Chiudono il disco il trio “Ultimo Atto”, “Quello Che non Sai” e "Ricordando Domani", 3 brani caratterizzati dall’uso di mid tempos, trascinano agevolmente l’ascoltatore fuori dal mondo dei Titor.
Un disco di notevole impatto, una produzione di assoluta eccellenza, potente e precisa, non fa che donare ai brani la marcia in più di cui hanno bisogno.
Tracklist:
Dal 2036
Titor is Dead
Calvario (feat.Nitto)
Duel
Generazioni
Motocross (Ivan Graziani Cover)
Ultimo Atto
Quello che non sai
Ricordando Domani
Ascolti consigliati
Calvario
Voto 7,5