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Alti i Toni: tra musica ed emozioni

In memoria di Antonio Ditella, giovane buschese morto lo scorso anno
a cura di Lorena Ramonda
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AGO 4 2008

Grandi emozioni, diverse e speciali per ognuno, sono state quelle che la manifestazione Alti i Toni ha regalato al pubblico presente a Caraglio.
Un concerto che ha coinvolto ben sei gruppi che abbracciano disparati generi musicali per una serata all'insegna della solidarietà e della musica.
Tutti gli amici di Antonio Ditella hanno voluto collaborare nel mettere su questo concerto a lui dedicato dopo la prematura scomparsa avvenuta esattamente un anno fa a causa di un incidente.

Inizia così l'avventura di Alti i Toni (che promettono di tornare il prossimo anno) senza troppe parole di giustificazione né pretese da parte degli organizzatori presentatori della serata.
Si è scelto volutamente di lasciare parlare la musica.
Ed invero il brano "Pistoni" urlato al cielo dagli Hacienda, che con Antonio hanno diviso per anni il palco e una lunga amicizia, è stato più che mai toccante sulle note di "ormai nel sorpasso".

Si è delicatamente aperto con un inizio in intimità nel quale ci ha condotto una bambina accompagnata dal chitarrista Giovanni Risso degli Airportman, suo padre, nella sua delicatissima esecuzione fuori programma di una cover di PJ Harvey la cui voce ha creato atmosfere alla Sigur Ros ed è continuato dopo con gli Airportman che, alle prese con strumenti giocattolo e strumenti... veri, hanno creato un'atmosfera eterea e sensoriale.

Commozione dunque, ma anche tanta energia a partire dagli Oaxaca, ex Style Fire, batterista e chitarrista, con qualche altro strumento percussivo, si sono lanciati in un vortice di blues e jazz animato dal balletto involontario dei piedi scalzi del chitarrista preso completamente dal ritmo.

Sul palco salgono poi gli InnerLogics, in mezzo agli insetti che già pogano attirati dalle luci, sfogando tutta la loro energia in un pop-punk grintoso e orecchiabile che si insinua facilmente nella memoria ed aprono così ufficialmente la serata mentre la gente inizia a stringersi sempre più sotto il palco.

Ospiti della serata i Diverba, saliti sul palco tutti con le nuove magliette "Hacienda", fatte fare all'insaputa degli Hacienda stessi, in un evidente omaggio ad Antonio ed al suo gruppo, hanno eseguito anche, oltre ai loro nuovi pezzi originali, una cover degli Scisma con commozione di Benvegnù.

A chiudere Paolo Benvegnù, l'atteso super ospite (ex appartenente degli Scisma), che, snobbando bellamente il palco e i riflettori, si è diretto in mezzo alla folla creandosi attorno uno spazio circolare in cui ha cantato, suonato, ma anche scherzato (cimentandosi anche in divertenti parodie di musicisti italiani) senza elevarsi a star, anzi sottolineando con modestia errori e sbagli nelle sue esecuzioni, poco creduto, anche volutamente, dal pubblico, che ha continuato ad applaudire estenuante chiedendo bis su bis.
Fermatosi per sfinimento, Benvegnù (che a questo punto era solo più Paolo) ha ringraziato più volte tutti per l'affetto e l'atmosfera creata dal contesto.

Forse bisognava esserci per capire, ma senz'altro è stata una serata riuscita per l'obiettivo prefissato.

[sulla BU TV va in onda il video realizzato su Alti i Toni]

Pubblicato su "Il Buschese"
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