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La storia della 33 giri

Una sala da prove a Cuneo utopia? Invece no! La 33 giri esiste da 3 anni ormai
a cura di Lorena Ramonda
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SET 16 2008

Ebbene sì, c'è una sala prove a Cuneo. In una zona per altro niente male, lontana dal caos della città, con una ampia area fuori, parcheggi vari e un po' di sano silenzio.
Finché non arrivano loro. Quelli della 33 giri, allora musicisti in erba: «C'era un'aula musica nella parrocchia (San Paolo, ndr) e noi andavamo a suonare lì ai tempi in cui eravamo un po' sbarbatelli. Era lasciata all'abbandono e nel 2005 abbiamo deciso di pulirla e gestirla per i tre, quattro gruppi che la utilizzavano»
Se ne sono guadagnati la cittadinanza così, senza troppo spendere in parole, ma mettendosi in quell'estate a sistemarla a dovere. Poi la decisione di aprirla a tutti. «Abbiamo contattato tutti i gruppi che erano disponibili a venire a suonare in sala prove e loro han messo i soldi per tutto l'anno, 30 euro a persona per una sala prove vuota. Noi, per contro, abbiamo assicurato che entro una settimana e mezza l'avremmo riempita del materiale che mancava. E poi pian pianino sono arrivati tanti gruppi, il materiale non era di altà qualità, però andava benissimo per suonare. Più gente che arrivava voleva dire più quote, quindi possibilità di comprare più cose.»

Dal febbraio 2006, però, decidono di aprirsi di più, non relegando il servizio semplicemente alla sala prove, ma iniziando a programmare serate musicali in cui far suonare i gruppi che già usano la sala «una decina, che per noi è già tantissimo». Conseguenza immediata è stato il bisogno di avere un nome giuridico, essere qualcosa che li rappresentasse, che ha portato all'iscrizione all'albo come associazione culturale. Da lì, il gruppo operativo, composto da tre pionieri (Daniele Giorgis, Sergio Pozzi e Federico Manzone), inizia ad aumentare fino a diventare un numero sostazioso di braccia volenterose, una ventina di ragazzi e ragazze tutti giovanissimi.
«Abbiamo iniziato a organizzare piccoli concerti nel salone a cui veniva un sacco di gente fino al salto che è stato quello di essere associazione culturale, quindi non pensare solo ai concerti ma dare la possibilità a tutti gli artisti in senso generico, qualsiasi forma di arte fatta da ragazzi giovani esordienti»
Miglior rappresentanza di questo, è stata la manifestazione "Di tre in tre", definita dalla stessa 33 giri la più organizzata e completa fatta fin'ora in cui hanno collaborato anche la Regione ed il Comune: «Siamo riusciti ad abbinare il teatro con la musica classica. C'era un ragazzo che suonava i pezzi di tre compositori e una ragazza che recitava una biografia di questi compositori che erano Bach, Rachmaninov e Beethoven, e narrava la loro vita interpretandola in modo molto spigliato ed estroverso.
Il pubblico era piuttosto amalgamato tra giovani e adulti. Siamo quindi anche riusciti a far arrivare la musica classica in modo un po' più umano, diretto
»
Nell'ambito delle arti visive ricordano l'iniziativa fatto al Willy Coyote di S. Rocco al quale hanno affittato una stanza trasformata per un mese in una galleria con esposizione di opere di ragazzi disposti a realizzarle. Contemporaneamente nel locale sottostante si svolgeva la rassegna di un mini concorso per gruppi emergenti.

Grazie anche a queste iniziative il nome dell'associazione 33 giri inizia a circolare in modo massiccio. I gruppi che richiedono di utilizzarla aumentano e con loro i soldi, tutti investiti nel miglioramento della sala prove e nella realizzazione di dette manifestazioni: «Tanti gruppi sono nati perchè c'era questa sala prove, perchè era carino andarci...».
Annunciando, a dita incrociate, l'approdo di "Di tre in tre" al Toselli per ripetere la manifestazione cercando di miscelare nuovamente musica, teatro e arte visiva con filmati, i Girini concludono: «Finalmente adesso siamo riusciti a dare un'attrezzatura più che valida a un prezzo contenuto»

www.myspace.com/web33giri

I vostri commenti

  • Simone dice:
    «bell'articolo grazie»
    Commentato il 18/09/2008 10:57:30
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