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Numero di uscita: 42 | mercoledì 9 gennaio 2013

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L’Orso: istantanee in bianco e nero dalla provincia (in senso lato)

Tra cotte adolescenziali, precarietà e momenti di imbarazzante quotidianità L’Orso ci porta nel suo universo che, comunque, assomiglia in tutto e per tutto al nostro.
a cura di Marco Dalla Stella
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FEB 28 2012

Avete presente quando vi ritrovate controvoglia a riordinare degli angoli reconditi di cassetti di cui avevate dimenticato l’esistenza? Tra vecchi scontrini, penne, crocefissi della cresima e amenità varie, può essere che a riemergere dalle polveri del tempo sia un foglio di carta a quadretti, un po’ sgualcito e scritto fitto fitto con calligrafia insicura. Una lettera. Di qualche cotta adolescenziale, di un amico che pensavate inseparabile, di un amore che vi ha squarciato in due e che ora ricordate con un insieme di amarezza e imbarazzo dal sapore decisamente agrodolce. La rileggete e non potete fare a meno di sorridere pensando al momento in cui l’avete scritta, o letta (e riletta, e riletta, e riletta…). La scelta delle parole è discutibile, spesso animata da una qualche vanità poetica che è al di fuori della vostra portata. La grammatica talvolta latita e la sintassi lascia parecchio a desiderare, ma  l’emozione che vi coglie alla gola è di un’intensità che avevate dimenticato di poter provare. Ciò che siamo è, più di ogni altra cosa, ciò che siamo stati.

Questa immagine mi ha accompagnato durante tutto l’ascolto di questo nuovo EP de L’Orso, creatura bicefala prodotta dalla piccola quanto interessante etichetta Garrincha Dischi di Bologna. La Provincia mette in fila cinque canzonette di una semplicità quasi spiazzante e che sono il naturale proseguimento del percorso iniziato con l’EP precedente “L’Adolescente”. Le formule sono un po’ le medesime, arricchite da una maggior cura negli arrangiamenti che da maggior peso ai brani. Forse manca un pezzo alla “Ottobre come settembre”, il singolo-traino del primo lavoro, ma una menzione speciale va fatta per il brano “Quanto lontano abiti”, pezzo che si differenzia dagli altri in quanto a ritmica ed energia e che si propone come (possibile) nuovo orizzonte dei prossimi esperimenti de L’Orso.

Le apparenti scarse pretese de L’Orso sembrano esserne il punto forte. Dietro ad una sorniona e placida monotonia a pungere è il sapore nostalgico di alcuni versi che, spesso, riescono a cogliere nel segno con delicata precisione.

P.S. sul sito bandcamp de L’Orso è possibile ascoltare per intero La Provincia e scaricare gratuitamente il precedente ep L’Adolescente

Voto: 6.5

Etichetta: Garrincha Dischi

Tracklist:

  1. Baci dalla provincia
  2. Quanto lontano abiti
  3. E Goethe
  4. Avere ventanni
  5. Invitami per un tè

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